mercoledì 27 giugno 2007

segreto e mistero

Il primo post sulle parole della profezia era un po' arido. Perché? Perché era un ragionamento meramente confutativo. Non proponeva nulla di positivo, ma si limitava a dimostrare che una certa interpretazione della profezia era infondata. Per farlo, usavo la logica aristotelica della confutazione. Tuttavia, una volta sgombrato il campo dalle interpretazioni errate, rimaneva da fare il lavoro positivo. Rimaneva da individuare quella forza che spinge Harry ad agire.

Nel post successivo ricordavo che la profezia non annulla la libertà di Harry né quella di Voldemort. La libertà è una realtà positiva, in grado di spiegare in modo adeguato le loro azioni. Agiscono perché vogliono farlo.

Anche il discorso positivo ha una sua difficoltà. Possiamo parlare a lungo di libertà, senza andare oltre la superficie.

Un esempio: né Harry né Voldemort sono costretti ad agire dalla profezia. Potremmo dire che entrambi agiscono liberamente. Ma così resteremmo in superificie: la libertà di Harry e quella di Voldemort sono forse uguali? Non sembra proprio: Voldemort, nell'apprendere un frammento della profezia, agisce subito, quasi fosse costretto. Harry invece riesce a guadagnare una libertà superiore: riesce a riconoscere il motivo per cui agisce.

In teoria sappiamo che il motivo è l'amore. Ma che significato diamo all'amore?

Dal significato che diamo all'amore dipende il significato che diamo alla libertà.

In un certo senso, tutti sanno che cos'è l'amore. Tutti si rendono conto che l'amore è una forza primordiale. Tutti, in una certa misura, fanno esperienza dell'amore. Ma non tutti lo conoscono a fondo come Silente. Lo stesso Harry, alla fine del capitolo "Horcruxes" del 6° volume, sulle prime mostra di non avere grande stima dell'amore. Quando Silente ripete che Harry, a differenza di Voldemort, è capace di amare, quasi quasi gli scappa detto: "big deal". Che vuol dire "bella roba", o anche "bell'affare": Harry vorrebbe un potere più pratico, da usare nel duello contro Voldemort, non questo potere sfuggente e impalpabile.

In seguito capisce che questo potere lo rende capace di scendere nell'arena non da schiavo, ma da uomo libero. Un po' come Massimo nel film Gladiator. Apparentemente è schiavo come gli altri gladiatori, ma dentro di lui c'è una forza che lo rende libero.

Non dice forse Silente che l'amore è la più grande delle forze studiate nel dipartimento dei misteri? L'amore è un mistero. Si può dire che Harry si sta addentrando in un mistero. Noi cerchiamo di svolgere un percorso simile. Al limite, potremmo anche avere scoperto il segreto di Silente, senza avere ancora svelato il mistero.

E che differenza c'è fra segreto e mistero?

Nessun commento: