mercoledì 18 luglio 2007

Piton, trama e carattere

Nel diario che vi ho presentato mi sono servito di alcune fonti. Una di esse è Aristotele, che nella Poetica ha messo a punto alcuni utilissimi strumenti per analizzare i racconti. Tant'è così, che i manuali di sceneggiatura usati a Hollywood ripropongono un Aristotele in pillole.
Ebbene, Aristotele dice che un racconto è costituito da diversi elementi. I primi quattro sono la trama delle azioni, i caratteri, il messaggio, il linguaggio. Di questi, secondo Aristotele il più importante è la trama. Se non c'è azione non c'è storia. E il racconto consiste nel presentare azioni concatenate fra loro. Chiamiamo trama la concatenazione delle azioni.
Dalle interviste della Rowling si ricava che l'autrice, come Aristotele, attribuisce il primato alla trama. Questo ci ha fornito il principale strumento di analisi: siamo partiti dal presupposto che le azioni sono concatenate. Quando la Rowling racconta qualcosa, c'è un motivo. Quanto viene raccontato servirà a spiegare le azioni precedenti o quelle successive.
Il secondo elemento del racconto, secondo Aristotele, sono i caratteri. Attraverso le azioni compiute, si rivela qualcosa dell'indole di chi le compie. In qualche modo, si risale il fiume fino alla sorgente. Una persona riversa qualcosa di sé nelle sue azioni. Possiamo perciò sapere qualcosa di un personaggio da ciò che fa. Attenzione però: chi agisce mostra qualcosa di sé, ma non tutto. Ne consegue che, in ogni personaggio, c'è qualcosa che ci sfugge. Di qui che ogni personaggio compia azioni impreviste, oltre a quelle prevedibili. Perciò, quando si passa dall'analisi della trama a quella dei personaggi, le possibilità di sbagliare aumentano.
Tutto ciò mi ha trattenuto finora dal dire che ne penso di Piton. Presto sapremo se davvero Piton esegue l'ordine di Silente quando gli dà il colpo di grazia. Ammettiamo che la ricostruzione delle azioni sia corretta. Che cosa ci dicono le azioni di Piton sul personaggio?
Se la nostra comprensione delle sue azioni fosse quella che finora ha avuto Harry, il personaggio sarebbe sgradevolissimo. Ma sembra che Silente la pensasse diversamente: era molto deciso nel respingere ogni insinuazione contro la fedeltà di Piton. Se Silente, come credo, aveva ragione, Harry dovrà rivedere la propria opinione. Un ripensamento di tali proporzioni potrebbe riempire un intero capitolo del 7° libro.
Se invece facciamo nostra la prospettiva di Silente, come appare Piton ai nostri occhi?
Quando Piton fugge da Hogwarts, Harry lo accusa di essere codardo. L'accusa è figlia del pregiudizio: Harry sapeva che James aveva dato a Piton del codardo.
Non potrebbe esserci nulla di più ingiusto. Non accuso Harry: con quello che sa, non poteva pensarla diversamente. Ma noi dovremmo sapere di più. Dovremmo sapere che dal ritorno di Voldemort in poi Piton sta correndo un rischio mortale per proteggere Harry. Ora, si potrebbero trovare molte persone disposte a rischiare la vita, ma quasi tutte chiederebbero in cambio un qualche riconoscimento: almeno l'apprezzamento e la stima delle persone che proteggono. Rischiare la vita per di persone che ci disprezzano è molto più difficile. Perciò Piton è tutt'altro che codardo: anzi, mostra un coraggio fuori dal comune.
A ciò si aggiunge l'amore di Piton per Lily Potter, amore cui Lily risponde dapprima con bontà e simpatia. Quando Harry si affaccia ai ricordi di Piton, scopre il peggiore fra tutti: quello in cui James è suo rivale, vittorioso nella battaglia per il cuore di Lily. James non ha esitato a umiliare Piton per pavoneggiarsi davanti a Lily. Piton, umiliato e offeso, ha reagito in malo modo: chi non l'avrebbe fatto? Al colmo dell'umiliazione, dice di non avere bisogno dell'aiuto di una sporca Mezzosangue come Lily. Lily, che prima lo aveva difeso, diventa fredda. Piton ha offeso la persona che amava. Ecco perché il ricordo è il suo peggiore ricordo: non perché è stata messa in luce la sua biancheria, ma perché si è mostrato sprezzante verso Lily.
In questo modo, si apre uno spiraglio sul pentimento di Piton. Sappiamo che Piton ha ascoltato la prima parte della profezia, e che l'ha riferita a Voldemort. Contro le aspettative di Piton, Voldemort ha deciso di uccidere proprio il figlio di James e di Lily. James è stato ucciso e suo figlio si è salvato, ma a costo della morte di Lily. Si può immaginare il rimorso di Piton. Di certo non voleva che Lily fosse uccisa, forse aveva anche pregato Voldemort di risparmiarla, ma Voldemort non si è fermato. Piton allora si sente responsabile della morte di Lily. Prima, quando Lily lo difendeva, ha risposto con un insulto; poi ne ha causato oggettivamente la morte. Ce n'è abbastanza per nutrire un odio profondo verso se stesso (vedere un commento di Giada al post datemi un punto d'appoggio, dove viene riportata l'intervista all'attrice che interpreta Luna Lovegood).
Solo l'amore poteva temperare la repulsione di Piton verso se stesso, generando il pentimento, cioè il rinnegamento profondo delle azioni commesse. Mai più avrebbe tradito le persone che amava. Piton vorrebbe vedere in Harry il figlio di Lily, e lo protegge nei fatti. Non può fare a meno però di riconoscere in Harry gli atteggiamenti di James: sembra che Harry non riesca a vedere Piton se non dalla prospettivva di James. Non riesce a vedere il buono che c'è in Piton, come facevano Lily e Silente. Di qui il rancore di Piton verso Harry, che si rifiuta di capire quello che Piton sta facendo.
Pensiamo ora al prezzo che Piton deve pagare per eseguire l'ordine di Silente. Silente era l'unico che aveva creduto in lui e nell'autenticità del suo pentimento. E ora gli viene chiesto di nuovo di colpire proprio l'unica persona che lo ama.
Se volessimo definire il ruolo di ciascuno, Harry è l'eroe positivo della saga, quello che sopravvive. Silente è piuttosto il mentore, il saggio buono che conduce Harry alla maturità. Piton è l'eroe tragico, quello che non riesce a liberarsi dalla morte. Quello che va incontro alla morte, qualsiasi cosa faccia.
Come ho scritto all'inizio, di tutto questo non posso essere sicuro. Nessun personaggio rivela tutto se stesso. Ma preferisco avere compassione e cercare il buono che c'è in Piton. Qualcuno direbbe che questa era la debolezza di Silente, oltre che di Lily. A me sembra piuttosto la sua forza. Debole o forte che fosse, Silente è morto, ma sarebbe contento di sapere che nel mondo c'è un po' più di amore.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Interessante tentativo di trovare il lato buono in ogni persona. Vedremo se l'Autrice si dimostrerà davvero così sofisticata o se... ci hai illusi!
Purtroppo il mio inglese non mi consente di leggere HP in lingua originale in tempi rapidi, per cui aspetterò la traduzione, sperando che le sorprese restino tali - anche se ne dubito.
Vedremo se Palantir ha ragione, e soprattutto se l'intera saga avrà una coerenza interna tale da non deludere.

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo su tutto, anche secondo me Piton avrà un ruolo cruciale nel settimo libro e morirà per salvare Harry.

Fuinumir ha detto...

Eh eh, sarà perchè sono pienamente d'accordo con la linea di pensiero di palantir, ma per me è talmente convincente pensare a Piton come persona buona che mi stupirei del contrario! Anzi se fosse veramente dalla parte di Voldemort ci sarebbero un sacco di cose da spiegare, altro che un capitolo! A parte che le spiegazioni a Spinner End non mi hanno proprio convinto, ci sono poi un sacco di domande irrisolte: perchè insegna occlumanzia a Harry? Perchè mostra il marchio nero a Caramell? Perchè Silente lo supplica prima di morire? E poi, dato che la pozione bevuta da Silente non uccideva, per poter permettere a Voldemort di interrogare la persona, perchè Silente cerca così assiduamente Piton? E perchè Piton non lo porta da Voldemort? Mah... Piton cattivo proprio non ce lo vedo...

Anonimo ha detto...

Certo, Silente, ha il pregio/difetto di saper trovare il lato buono di ognuno, ma non è affatto stupido. Dall'inizio, sin dal primo libro, ho avuto il presentimento che Piton non fosse come Harry lo vedeva, che fosse diverso. Poi andando avanti ne sono stata convianta. Silente che supplicava? Ma andiamo!!! Quante volte Silente ha rischiato la propria vita per salvare quella di Harry? Per lui non sarebbe stato un problema, ma per Piton... Piton è buono, e non ci sono dubbi a riguardo. W PITON!

Anonimo ha detto...

ma perché i miei studenti non usano così Aristotele? e poi dicono che la filosofia non serve a niente...

Anonimo ha detto...

Secondo me è proprio così che devono essere andate le cose.. Piton e Lily.. già.. speriamo, sarei molto contenta di questo; anche, perchè se lui ha fatto tutto questo per amore di Lily, è proprio tanto tenero!