venerdì 6 luglio 2007

Piton e il sacrificio di Silente

Una volta ammesso che sulla torre Silente sacrifica la vita, ci si potrebbe domandare se davvero lo fa a favore di Harry. Phoenix suggerisce che lo faccia a favore di Draco.
Ora, è vero che, quando Silente parla con Draco, Harry è ormai in salvo, ma lo è perché Silente gli ha detto di indossare il mantello, evidentemente prevedendo che in tal modo, una volta immobilizzato, sarebbe stato al sicuro.
Quando sta arrivando Draco, Silente immobilizza Harry invece di difendere se stesso, e così viene disarmato. Il motivo immediato per cui Silente è disarmato è la sua volontà di salvare Harry piuttosto che se stesso.
Poi cerca di salvare anche Draco. Ma ormai Silente è spacciato: se anche Draco non lo uccidesse, lo ucciderebbero altri. La differenza è tutta per Draco, che così non è un assassino, ma non per Silente, che non è più in grado di difendersi dai seguaci di Voldemort che accorrono. Non si può perciò dire che Silente si sacrifichi: lo aveva già fatto.
Se poi diciamo che Silente era già compromesso da quando ha bevuto la pozione, allora a maggior ragione si dovrebbe escludere che sacrifichi la vita per salvare Draco, che non era con lui nella grotta. Nella grotta c'era Harry, e Silente sceglie di bere lui la pozione, per proseguire la missione senza danneggiare Harry.
Sulla torre sembra che Silente consideri ormai necessaria la propria morte. Quello che chiede a Piton è di evitare di svelarsi, ma anzi di rafforzare la propria copertura agli occhi di Voldemort.

L'efficacia del sacrificio di Silente non deriva dal fatto che l'uccida Piton, ma dal rischio corso bevendo la pozione e paralizzando Harry sulla torre. In entrambi i casi Silente sa di mettere a rischio la vita pur di proteggere Harry.

Detto ciò, diventa anche possibile che Silente stesse già morendo quando Piton lo colpisce. Diventa anche possibile che Piton abbia solo simulato l'avada kedavra. Sulle prime ero riluttante ad accettarlo, nel timore di sollevare la falsa speranza che Silente non fosse morto. Una volta che è chiaro per tutti che è morto davvero, possiamo sollevare il dubbio che Piton non abbia veramente scagliato l'avada kedavra. Molti hanno osservato che di solito chi ne viene colpito si affloscia sul posto, non viene scagliato via. Lo stesso Piton è maestro degli incantesimi pronunciati solo mentalmente. Piton ne ricorda persino l'importanza a Harry, mentre fugge da Hogwarts.

Silente ha bevuto una pozione mortale per un mago, nonché dannosa per i più robusti elfi domestici. Con un notevole esercizio di understatement anglosassone, Silente dice a Harry che non era una pozione di guarigione.

Il punto mi sembra ora ancora più importante, in quanto la pozione che uccide Silente è stata preparata da Voldemort.

14 commenti:

Anonimo ha detto...

Veramente la pozione non è stata preparata da voldemore, palantir, ma dall'ultimo che l'ha tolta, ossia RAB!

Anonimo ha detto...

Secondo me però c'è anche il fatto che Silente sa da un anno che Draco Malfoy voleva ucciderlo, e Silente per tutto l'anno ha corso il rischio di venir ucciso , pur di proteggerlo da Voldemort.
Draco deve la vita a Silente, che non l'ha affrontato in precedenza avendo paura che il Signore Oscuro usi la Legimanzia contro di lui.
Infatti se Voldemort avesse saputo dei sospetti di Silente, per Draco non ci sarebbe stato scampo.
Se Malfoy alla fine abbassa la bacchetta secondo me è per questo.
Sono comunque d'accordo con Palantir che Silente beva la pozione e immobilizzi Harry Potter per proteggerlo; in effetti se la pozione era letale la logica conclusione è che Harry deve la vita a Silente.

Palantir ha detto...

Feanor, non dirmi che c'eri tu sotto il mantello nella grotta! Che cos'altro hai visto?
Scherzi a parte, non penso davvero che RAB abbia avuto il tempo di andarsi a cercare gli ingredienti, preparare la pozione e tornare a riempire il recipiente.
Penso che sia tutto opera di Voldemort.

Anonimo ha detto...

Però se fosse opera di Voldemort il nuovo riempimento del bacile, vorrebbe dire che sapeva della horcrux trafugata da RAB, e ciò mi sembra impossibile, poichè a quel punto avrebbe tolto di mezzo tutte le protezioni (ormai inutili) nella grotta, che sarebbe tornato un luogo "normale"...
Oppure RAB ha trovato un modo alternativo di trafugare il medaglione, evitando di bere la pozione, e a quel punto non gli sarebbe servito neanche Kreacher...

Palantir ha detto...

Stylla, non penso che voldemort sia andato di persona nella grotta. Penso piuttosto che il bacile sia programmato per tornare a riempirsi da solo.
Oggi vorrei scrivere qualche cos'altro sulla pozione.

Anonimo ha detto...

Penso anche io, come Palantir, che la pozione nel bacile si rigeneri da sola...in modo che se uno non c'è la fà a berla tutta e muore, il prossimo non troverà il bacile mezzo pieno...
Inoltre della magia di Lord Voldemort che stiamo parlando...

Anonimo ha detto...

La magia di Voldemort è una magia potentissima,e secondo me è indiscutibile il fatto che la pozione sia opera sua...come dici tu Palantir essa si rigenera da sola...Non possiamo escludere cmq che Regulus abbia trovato un modo alternativo o come avevi già ipotizzato che si sia servito dell'elfo domestico...
Una cosa è certa Silente ha protetto Harry...

Anonimo ha detto...

anche io sono del parere che la pozione si rigeneri da sola..anche perchè come abbiamo già detto voldemort non programmava che 2 persone andassero a cercare l'horcrux..quindi nessuno solo avrebbe potuto finirla e tornare indietro senza morire..quindi credo che sia ovvio che la pozione si rigenera!!

Anonimo ha detto...

Ragazzi c' è poco da dire: Piton uccide Silente con l' intento di farlo. Non ci sono patti o altro.è ver,non si sa perchè lo supplichi,ma certo non lo prega di ucciderlo.Hrry descrive perfettamente la scena:Piton pronuncia Avada Kedavra, lo Zampillo Verde. E poi per il fatto che uno si affloscia subendo l' AK...Non avete notato che a cedric nel 4° succede lo stesso? Nel film per esempio si vede che viene scaraventato via. Piton era sempre stato dalla parte di Voldemort, e non si capisce perchè casomai Silente continuava a fidarsi di lui nonostante tutte le prove contro.

Anonimo ha detto...

è anche possibile che la potenza dell AK dipenda dalla potenza del mago e dall odio che prova per la vittima.
Pensate un po' a quanta per esempio differenza ci sia tra Codaliscia e Piton.

Palantir ha detto...

Caro Anonimo, scusa, ma nel libro Cedric Diggory non viene scaraventato via, ma cade sul posto. Così pure il ragno ucciso dal falso Malocchio Moody. Tuttavia, non nego che l'avada kedavra di Piton possa essere autentico. Dico che non lo è necessariamente. Mi pare che la Rowling si sia lasciata aperta la possibilità di confermarne o di rinnegarne l'autenticità.
Quanto all'accordo fra Piton e Silente, per escluderne la possibilità non sarebbe male leggere qualche argomento in contrario, da confrontare con quelli che sono stati presentati a favore. Mi pare che non basti l'opinione di Harry, che già altre volte non ha subito capito il senso di quello che stava accadendo. Specialmente quando si trattava delle intenzioni di Piton e di Silente.

Anonimo ha detto...

Non ho mai creduto che Piton non fosse sinceramente dalla parte dei buoni, perchè Silente non può prendere una toppa del genere con tutte le avvisaglie che ha avuto nel corso del tempo.
Credo piuttosto che quando si trovassero nella grotta e Silente fosse in quella specie di trance indotta dalla pozione stesse invece comunicando con Piton tramite la legilimanzia in cui sappiamo essere entrambi molto abili, e che sia stato proprio in quel momento che Silente gli abbia chiesto di ucciderlo.
Piton non può essere un'infame, neanche nei film lo hanno mai dipinto come tale, trovo anzi che il personaggio abbia un'ironia latente veramente apprezzabile!

Anonimo ha detto...

Se è vero che l'efficacia delle maledizioni senza perdono dipende dalla forza della volontà di causare rispettivamente il dolore o la morte (devi voler davvero causare dolore -dice Bellatrix a Harry al Ministero), il fatto che Silente sia stato scaraventato invece che cadere sul posto potrebbe anche essere solo la conseguenza dall'intensità dell'odio con cui Piton scaglia la maledizione. Odio non verso Silente, ma verso quello che Silente lo ha costretto a fare: ucciderlo; uccidere l'unico che gli avesse mai concesso completa fiducia nonostante tutte le apparenze contrarie. Sicuramente Piton provava per Silente sentimenti non lontani da quelli di Hagrid, per il quale Silente era quasi come un padre.

Palantir ha detto...

Sì, Danfry, è vero: un motivo in più per pensare che, su questo punto, la Rowling si sia lasciata mano libera. Ha dato cioè qualche spunto, ma in modo abbastanza ambiguo da lasciarlo aperto a interpretazioni opposte.
Penso che non volesse permettere di indovinare la conclusione troppo facilmente. Sarebbe già abbastanza divertente se riuscissimo a centrare il punto chiave.